Madre Cabrini racconta l'America degli emigrati italiani (N. 3)

[Santi del Cielo]

La divina provvidenza seguiva la futura patrona degli emigrati e le infondeva forza e vigore per non arrendersi mai davanti agli ostacoli. Continuiamo quindi il racconto di questa meraviglia avventura che ci riguarda un po' tutti.

Gesù aveva detto: "Lasciate che i fanciulli vengano a me" e povere bambine vennero a contemplare l'orfanotrofio. Anche alla scuola nella chiesa italiana vennero fanciulli e ragazzine. Ma Gesù aveva detto pure: "Andate e predicate il Vangelo a tutti". Perciò cominciai con l'andare nella "Little Italy". Andai dagli italiani. Poveri italiani, senza Dio, senza patria, senza pane! In quelle situazioni drammatiche e disumane li scopersi! Mi è quasi impossibile descrivere il fango, il pattume, la lercia sudiceria, l'umidità fetente, l'ingombro, il disordine che regnava in quei luoghi. I panni venivano a volte stesi senza bucato per seccarne il lordume.

Gli uomini andavano intorno faticosamente da una bottega all'altra; le donne, sugli usci, sui gradini delle scalette, sui sgabelli di legno e di paglia, in mezzo alla strada allattavano, cucivano, mondavano la verdura avvizzita, lavavano i panni in mastelli unti e bisunti, si pettinavano a vicenda i capelli. La gente viveva il più possibile all'aperto. Infatti nelle abitazioni era quasi impossibile vivere. Al 36 di Cherry Street, in uno stabile di 5 piani con due gabinetti per piano, stavano ammassate 800 persone in piccole stanze di 6 metri quadrati.

Sfruttati e maltrattati, disprezzati da tutti, aiutati da nessuno, uomini e donne vivevano passivamente la loro rabbia. Di sempre le rapine e le liti a coltello fra i giovani su quei marciapiedi dove povere ragazze vendevano l'amore. Inoltre gli italiani non andavano d'accordo tra loro e, più che patriottici, erano campanilisti. In chiesa venivano dirottati nello scantinato e sbrigati con brevi funzioni. "Siamo qui come bestie: si vive e si muore senza preti, senza maestri e senza medici": questo leggeva l'Onorevole Antibon alla Camera dei Deputati. Era era proprio questa la situazione che ho riscontrato al mia arrivo alla grande mela.

(continua).